Nautilia 2020, avanti, sempre e comunque
In un momento sicuramente non facile, la 33a edizione di Nautilia aveva il compito, portato a termine con successo, di rappresentare un forte segnale di ottimismo e dimostrare quanto siano ancora importanti il diporto e la passione per il mare.
di Antonio Bignami
Nautilia è unanimemente considerata la più importante mostra nautica dedicata alle imbarcazioni usate.
Molte le ragioni che nelle trentadue edizioni passate ne hanno giustamente decretato il successo, ma una su tutte secondo noi: la sua collocazione temporale al termine della stagione estiva, dopo importanti saloni nautici nei quali le vendite delle imbarcazioni vanno di pari passo con il ritiro degli usati.
Ma Nautilia è anche la piacevole occasione per ritrovarsi – diportisti e addetti ai lavori – in un’atmosfera rilassante per le decisioni e gli eventuali acquisti dell’ultim’ora prima dell’inverno. E poi pensare agli accessori, alle componentistiche, magari anche alla sempre rimandata decisione di un cambio di imbarcazione che, a Nautilia, può essere riconsiderato e finalmente concretizzato.
Ciò detto, sul successo dell’edizione di quest’anno, sulla voglia di condividere una passione per il mare e per la nautica, era più che lecito nutrire qualche dubbio, vista la preoccupante e drammatica situazione sanitaria internazionale che purtroppo stiamo tutti vivendo. Dubbi e incertezze sono invece spariti la mattina stessa dell’inaugurazione: la lunga fila di visitatori in attesa di accedere alla manifestazione, disciplinatamente distanziati tra loro e tutti con regolare mascherina, è stata la dimostrazione di quanto la voglia di mare e di barca possa essere più forte di qualsiasi virus.
Insomma, l’edizione numero 33 di Nautilia ha accontentato visitatori e organizzatori, gratificando gli sforzi degli espositori e dimostrando una volta di più che l’usato non si vende solo sui cataloghi ma soprattutto esponendolo in fiera come si fa con le imbarcazioni nuove.
Infatti a Nautilia sono stati chiusi molti contratti durante la manifestazione e sono stati presi importanti contatti che potranno concretizzarsi nel dopofiera o anche nella prossima primavera. E’ interessante osservare che, rispetto alla passata edizione, le trattative hanno maggiormente coinvolto due tipologie di clientela alquanto distanti tra loro: una interessata soprattutto alle piccole imbarcazioni, l’altra decisamente orientata verso le grandi barche dai 14 ai 20 metri.
Il segmento di imbarcazioni medie dai 9 ai 12 metri è stato in parte penalizzato dalla difficoltà per gli espositori di trovare usati interessanti. Tra i marchi esposti di maggiore richiamo citiamo Absolute, Azimut, Beneteau, Elan, Halberg Rassy, Hanse, Mochi, Monterey, Princess, Ranieri, Riva, Sessa e Sunsekeer.
Ente Fiera Cantieri di Aprilia – Latisana loc.Aprilia Marittima (UD) tel. 043153146 – www.nautilia.com – info@nautilia.com
Le interviste
Sergio Emilio Bini, Assessore regionale all’attività produttiva e al turismo del Friuli Venezia Giulia
“Sono felice che questa 33a edizione di Nautilia sia stata inaugurata perché la cosa non era affatto scontata. Credo che un forte plauso vada fatto soprattutto agli organizzatori perché credetemi, mettere in piedi in questo momento eventi di qualsiasi tipo che prevedano la presenza del pubblico è assolutamente complesso e difficoltoso. Quindi bravi, bravi loro”.
Una sua valutazione sull’edizione appena conclusa?
Ho già avuto il piacere di seguire negli anni passati questo salone che permette a un comparto molto importante come quello dell’usato di essere valorizzato. Ho notato una carenza di imbarcazioni medio piccole. Può darsi che mi sbagli. Certamente mi sembra ci siano molte barche di grandi dimensioni, chiaramente più impegnative da un punto di vista economico. E a proposito di questo mi pare che i prezzi, dopo la flessione di qualche tempo fa, stiano ritornando su normali valori di mercato. E questo, da un punto di vista di tenuta del settore, è positivo.
E il mercato della nautica non è il solo ad aver bisogno di segnali positivi.
Assolutamente vero. Proprio perchè non è facile trovare segnali di ottimismo, noi dobbiamo continuare a cercarli in ogni modo. Manifestazioni come questa servono tantissimo. Sappiamo tutti che se il Paese si ferma, si ferma l’economia. Ora, la salute dei nostri concittadini deve venire prima di tutto, ma dato che non saremo in grado di sopportare un secondo lockdown, se si dovranno fare delle chiusure dovranno essere chirurgiche.
Se dobbiamo cercare di vivere il più possibile lontano dai rischi di contatto e protetti individualmente, non crede che la nautica possa essere anche una sorta di mirata “cura” preventiva?
I dati relativi al 2020 sono assolutamente positivi: nonostante tutto, le nostre marine hanno avuto transiti e volumi d’affari superiori all’anno precedente. Questo perché, come dice giustamente lei, il comparto è considerato sicuro.
Mi sembra siamo tutti d’accordo sul fatto che due comparti importanti come la nautica e il turismo debbano essere complementari tra loro.
Da questo punto di vista, dobbiamo fare l’impossibile, perché poi ce ne avvantaggeremo tutti. In una regione come il Friuli Venezia Giulia, che non dimentichiamolo è una delle prime in Italia come numero di posti barca, dobbiamo sostenere la nautica e il turismo con forza e determinazione”.
Intervista a Eugenio Toso, general manager di Aprilia Marittima 2000 e co-organizzatore di Nautilia.
“Ci stanno arrivando da più parti segnali che, se non sono ancora quelli di una completa ripresa, di certo non sono affatto di resa. Bisogna anche dire che, indipendentemente da quello che sta avvenendo, Nautilia ha dimostrato di esserci sempre. E, a partire dall’edizione 2021 ci sarà una novità che certamente incontrerà il favore del pubblico e resterà anche nelle successive edizioni.
Ce ne può parlare?
Si tratta di un “tour virtuale” che consentirà di sviluppare un’attività online attraverso il nostro sito e sui social network. Lo avevamo preparato nel caso in cui non fosse stato possibile dar luogo all’edizione dal vivo di Nautilia. Ora abbiamo uno strumento che permetterà a ogni broker – senza alcun costo – di inserire sul sito nautilia.com il video di tutte le imbarcazioni iscritte in fiera, corredate da una scheda tecnica con ogni notizia sul suo stato e sulle dotazioni di bordo.
Magari questo potrà favorire in qualche modo l’ampliamento dell’offerta di barche medio-piccole, percepita da alcuni come leggermente carente?
Ne siamo abbastanza convinti, anche perchè dalle indicazioni che ci arrivano dagli espositori sembra proprio che il pubblico abbia manifestato un grande interesse per le imbarcazioni per quella fascia dimensionale, che, com’è noto, è di facile gestione e quindi di immediato utilizzo.
In occasione dell’inaugurazione di quest’ultima edizione è stato presentata l’Associazione Polo Velico. Di che cosa si tratta?
“L’associazione Polo Velico di Aprilia Marittima è, a nostro parere, un’iniziativa dalle immense potenzialità. Quasi ci dispiace non averci pensato prima. Il Polo Velico prevede tutta una serie di iniziative per i giovani e gestite dai giovani, con una particolare attenzione verso i ragazzi con disabilità. Parliamo di corsi di vela su Optimist e 420, windsurf, kiteboarding, attività marinaresche e quant’altro. Pensi che i responsabili del Polo Velico, interpellando una sola scuola, hanno raccolto le adesioni di ben 140 ragazzi. In una sola scuola: quindi immagini che cosa si potrà fare in futuro”.
Un’iniziativa che potrà avere un riflesso anche sul mercato.
Certamente, poichè tra i giovanissimi del Polo Velico ci sono i potenziali futuri appassionati che acquisteranno una barca a vela importante. Purtroppo a noi manca un’intera generazione di diportisti, perché la maggior parte delle persone che vanno in barca è composta da anziani. Anche perchè molto spesso si ritiene la barca a vela complicata e difficile da gestire e da utilizzare. Bisogna incominciare a convincere le persone che andare a vela vuol dire andare veramente per mare”.<p style=”text-align: center;”></p>





