Croazia, le isole di Brac e Solta, crociera d’autunno
Alla scoperta di Brac e Solta, due belle isole della Dalmazia centrale che, terminato il trambusto estivo, si rivelano una meta perfetta per una navigazione meditabonda tra decine di baie solitarie, suggestivi borghi marinari e ameni porticcioli, a solo una decina di miglia da Spalato.
I diportisti che mollano gli ormeggi dai porti e marina della costa spalatina – o vi fanno rotta – sono soliti attraversare lo stretto chiamato Splitska Vrata (Porta di Spalato), largo solo 700 metri. Una sorta di passaggio obbligato – famoso per l’intenso traffico marittimo quanto per essere il confine tra due venti a volte addirittura opposti – formato dalle propaggini di Brac e Solta, due splendide isole che vengono a volta trascurate per la fretta di raggiungere altre gettonate mete dell’arcipelago, cui però nulla hanno da invidiare.

Brac, il Nord
Separata dalla terraferma dal Bracki Kanal, l’isola di Brac (395 kmq) si presenta come una allungata ma tozza “montagna” di calcare cretaceo, con la Vidova Gora di 778 metri quale vetta più alta e una costa di 97 miglia nautiche
Il nostro periplo si svolge in senso orario partendo da Capo Gomilica, da cui inizia il versante settentrionale inciso da splendide baie e punteggiato di borghi marinari dotati di porti e porticcioli che offrono un discreto numero di ormeggi.
Il primo che si incontra è Sutivan, riconoscibile dal campanile barocco a bulbo, di un bel colore rosso, della Chiesa di San Giovanni Battista che svetta sull’abitato di case e palazzi del 1500 affacciati sul porto.

Segue l’animata Supetar, una cittadina prettamente turistica dove approdano i traghetti da Spalato ma con un molo rinnovato che offre svariati posti barca. Si trova tra due rinomate – quanto popolate – spiagge, Vela Luka e Babin Laz, dove è possibile praticare ogni genere di sport d’acqua. Assai più tranquilla, quattro miglia a Est, è l’insenatura di Zastup, divisa in due bracci collegati da un ombroso sentiero lungomare. Si può dare fondo in entrambi.

Il braccio Ovest è disabitato e circondato da folte pinete che tingono di verde smeraldo le sue acque, mentre in quello Est si trova Splitska, un grazioso villaggio con molo, un paio di ristoranti di cucina dalmata doc, un bar e un market. Da qui, già in epoca romana partivano i blocchi di rinomata pietra brazziana utilizzati per la costruzione del Palazzo di Diocleziano (Unesco) a Spalato, estratti dalla vicina cava di Rasohe, a metà strada verso Skrip, il più antico insediamento dell’isola, situato a quattro chilometri nell’entroterra.
Vale la pena di raggiungerlo per immergersi nella sua atmosfera di altri tempi passeggiando tra case in pietra, resti di mura illiriche, tombe romane e la fortezza Radojkovic del 1400, che oggi ospita il Museo dell’isola di Brac dove ammirare una ricca collezione di monumenti e sculture dal periodo romano all’epoca tardomedievale.

Tornati sulla costa si incontra Postira, ridente villaggio di pescatori con qualche posto barca e, a Ovest, diverse piacevoli baie dove dare fondo, come Lovrecina, con una rara spiaggia di sabbia dorata e i resti di una basilica del V-VI sec., cui segue Konopjikova, insenatura incastonata tra due promontori boscosi.

Nella seconda metà della costa Nord, nascosto in un profondo porto naturale lungo un miglio – attrezzato per il diporto – si trova il bellissimo paesino di Pucisca, un anfiteatro di case e palazzi rinascimentali e barocchi che si riflette nell’azzurra darsena con una spiaggetta di ciottoli bianchi e la Klesarka Skola (Scuola professionale per scalpellini) dove si insegna tutt’oggi l’arte della lavorazione della pietra.
Nel successivo e articolato Golfo di Povlja, non mancano gli angolini dove dare fondo. I più riparati si trovano nel porto dell’omonima cittadina e nei quattro rami occidentali del braccio di Luka.

Brac, la costa orientale e meridionale
A sei miglia da Povlja, preceduta dalle amene baie di Voscica, Rasotica, Zukovic e la magnifica Plaza, con spiaggia di ciottoli e vista sul massiccio del Biokovo, si apre l’insenatura che accoglie Sumartin, nel cui porto attraccano i traghetti provenienti da Makarska, sulla terraferma.
Gli ormeggi sono pochi, ma in loco si può fare carburante prima di iniziare a navigare lungo la costa meridionale che precipita a strapiombo nelle acque del ventoso Hvarski Kanal – regno del maestrale –, ed è quasi del tutto disabitata, con belle insenature (sconsigliata la sosta notturna essendo piuttosto esposte), come Vela Studena e Konjska. Divide il litorale Sud a metà, il borgo di Bol, con le sue casette bianche col tetto rosso disposte sulle pendici di una verde collina sovrastata dal massiccio della Vidova Gora, che incombe anche sull’attigua spiaggia di Zlatni Rat (Punta d’oro), la più famosa della Croazia.

Si tratta di una lingua di candidi ciottoli protesa verso il largo per oltre 500 metri, dove si può ancorare, a seconda del vento, a ridosso di uno dei due versanti. In alternativa, sono disponibili alcuni posti barca nel porto di Bol e lungo una nuova banchina attrezzata all’esterno.
Le successive cinque miglia di litorale offrono una pletora di baie azzurre con accattivanti spiagge di piccoli ciottoli come Smrceva Luka e Faksa, seguite da insenature gradualmente più profonde.
La prima è Blaca circondata da boschi di pino, una tappa imperdibile sia per la bellezza del luogo sia per la possibilità di visitare – inerpicandosi su un sentiero lungo un paio di chilometri –l’omonimo Eremo fondato nel 1551 nella grotta di Ljubovica, sulla ripida pendice rocciosa, da monaci slavi in fuga dalle regioni occupate dai Turchi.

Nel corso degli anni sono poi stati costruiti il monastero, la chiesa e vari edifici. Il complesso, chiuso nel 1963, è oggi un suggestivo museo che vanta anche un osservatorio astronomico.
Le altre attraenti baie dove restare alla fonda lungo via – peraltro anche di notte – sono Lucica, che con cinque bracci è la più ampia e riparata del versante, e l’altrettanto invitante Osibova.
Brac, l’Ovest
Doppiata Punta Razanj ha inizio la costa occidentale, dove sono situate due insenature accoglienti e sicure.
Si apre a dritta, appena superata la “Porta di Spalato”, l’incantevole baia di Milna, frequentata da tempo immemore. La flotta dell’imperatore Diocleziano vi svernava, i Veneziani la chiamavano la “valle delle mille navi” e per le odierne flotte charter – e non – è una amabile tappa “obbligata” che nella parte più interna si biforca ospitando a dritta l’omonimo villaggio risalente al 1500, addossato alla Chiesa di Nostra Signora dell’Annunciazione del 1783, proprio dirimpetto all’ACI marina, il più grande e attrezzato porto turistico dell’isola.

Poco più a Nord c’è la baia di Bobovisca, già utilizzata come porto nell’antichità, con due rami finali. Il più grande si chiama Vicja luka, “porto delle Streghe”, dove queste ultime, secondo la leggenda, di notte si radunano e ballano, mentre l’altro accoglie il borgo di Bobovisca na Moru, con casette in pietra e il castello fortificato della famiglia Glico del 1700, utilizzato anche come deposito di olio, vino e altre merci che venivano caricate direttamente su velieri ormeggiati alle bitte in pietra, ancora visibili sulle sue mura, per essere commercializzate in tutto l’Adriatico.

L’isola di Solta
Di fronte alla costa Ovest di Brac si allunga la piccola Solta (58 kmq), l’isola del miele, meno nota delle sue più celebri sorelle dell’arcipelago croato, ma ben conosciuta dagli spalatini che ne hanno fatto un po’ il loro eden personale. Non a caso Il primo ad apprezzarla fu proprio l’imperatore Diocleziano, che nelle acque cristalline e pescose di Vallis Surda (Porto Sordo) – oggi si chiama Necujam – così vasta e profonda da inghiottire i suoni, fece costruire la peschiera.

I suoi resti sono ancora visibili nell’ansa di Piskera, una delle otto – fin troppo costruite negli ultimi anni – in cui si articola la baia. Non mancano gli ancoraggi ma in genere lungo la costa settentrionale si preferisce, verso Ovest, la grande baia di Rogac, con più rami e l’omonimo borgo dove arriva il traghetto da Spalato, e verso Est, l’insenatura di Stomorska, con l’armonioso borgo di pescatori del 1500, tutto in pietra come la Riva lungo cui sono ormeggiate una sfilza di barche a vela e yacht.

Di grande impatto è il versante meridionale dove si susseguono, incise nella falesia a strapiombo, decine di splendide baie e calette perlopiù disabitate. Le migliori per dare fondo, procedendo verso Est, sono la spaziosa Livka, Stracinska, simile a un fiordo, Senjska, da cui partirono gli uscocchi di Senj nel 1596 per liberare la fortezza di Klis – sulla terraferma – occupata dai Turchi, e infine Lucica, Joria e Tatinja.

Comune denominatore di ognuna è il mare cristallino in cui tuffarsi indisturbati.

Sentori di civiltà si ritrovano poi sulla costa Ovest nella frequentata insenatura di Sesula e nell’incantevole baia di Maslinica, dove per difendere l’isola – ancora una volta – dalle incursioni dei Turchi, Ivan Petar Marchi, nel 1700 chiese e ottenne dall’allora provedìtur veneziano Alvis Montenigo III l’autorizzazione a fondare il castello fortificato in cui oggi è ambientato il lussuoso hotel Marchinis Marchi con ristorante gourmet e marina protetto da sette isolette tondeggianti che ben si prestano per restare alla fonda e dedicarsi al dolce far niente.

NOTIZIE UTILI
Porti e marine
ACI marina Split (Spalato, tel.00385 98 398850; www.aci-marinas.com – VHF canale 10 e 16), Ridossato dalla rocciosa penisola di Sustipan, che protegge l’imboccatura sinistra del grande bacino portuale di Spalato, l’ACI marina Split è riparato dai venti meridionali e dal mare da un possente fragiflutti in pietra, e offre un magnifico panorama sulla città e il Palazzo di Diocleziano. Aperto tutto l’anno, dispone di 318 ormeggi per barche fino a 90 metri di lunghezza, dogana, distributore di carburante (a 0,05 nm) e altri servizi, tra cui noleggio imbarcazioni a vela e a motore, assistenza tecnica, scivolo, bar/ristorante, wi-fi.
ACI marina Milna ( Brdo I 3, Milna, tel. 00385 98 398851, www.aci-marinas.com – VHF Canale 17). Situato in fondo al ramo Sud-Est dell’ampio Golfo di Milna, sulla costa occidentale di Brac, questo marina “bandiera blu”, aperto tutto l’anno, è il porto turistico più attrezzato e sicuro dell’isola. Dispone di 170 ormeggi per barche fino a 35 metri di lunghezza, distributore di carburante all’imboccatura del porto, gru, assistenza tecnica, wi-fi e molti altri servizi, tra cui l’ottimo ristorante gourmet Navigare (tel. 00385 91 5703373), completamente rinnovato un paio di anni fa.
Porto di Supetar (GSM tel. 00385 91 3338834; www.supetar.hr – Harbour Master, tel. 00385 (0)21 631116). Dispone di svariati posti barca sia lungo la nuova riva a sinistra dell’imboccatura sia lungo il molo a cavallo dello scalo dei traghetti.
Porto di Bol (tel. 00385 0(21) 635393 – Gsm 00385 95 8200029). Riparato in parte dai venti, esclusa la bora, non è facilissimo trovare posto lungo il molo nel piccolo porto, ma ci sono nuovi ormeggi lungo la riva nuova, lunga un centinaio di metri, costruita di recente a Est della diga foranea e sono disponibili anche alcuni gavitelli.
Porto di Pucisca (ET Pucisca, tel. 00385 21 633555), dispone di posti barca lungo Nova Riva che, con un fondale profondo 5 metri, può ospitare imbarcazioni oltre i 15 metri. Altri 26 ormeggi attrezzati si trovano nel braccio di Porat sembre all’interno della baia. Nell’isola di Brac offrono posti barca anche i porti dele cittadine di Sutivan, Splitska, Sumartin, (tel. 00385 91 2526383), Povlja, (tel. 00385 98 264044) e Bobovisca na moru, mentre nell’isola di Solta sono ubicati a Stomorska, Maslinica, Necujam e Rogac. Tutti i porti citati sono sotto la giurisdizione dell’Autorità Portuale della Provincia di Spalato e Dalmazia (Lucka Uprava Splitsko-dalmatinske Zupanije, Prilaz Braće Kaliterna 10, tel. 00385 21 339825; info@lusdz.hr; www.lucka-uprava-sdz.hr).
Martinis Marchi Marina (Put Sv. Nikole 51, Maslinica, Solta, tel. 00385 21 659 093; www.martinis-marchi.com – VHF canale 17). A 13 miglia da Spalato, nella baia protetta di Maslinica, in cui è annidato l’abitato, è stato costruito sul lungomare davanti all’hotel e all’ottimo ristorante Martinis Marchi (disponibili solo in alta stagione) questo nuovo e moderno marina, aperto tutto l’anno, della stessa proprietà. Offre 50 ormeggi per barche fino a 40 metri di lunghezza e sul lato esterno della diga anche per barche di maggiore grandezza, più vari servizi.

Alberghi e ristoranti
Hotel Elaphusa (Bracka cesta 13, Bol, Brac, tel. 00385 21 306200; www.hotelelaphusabrac.it/it). Immerso in una pineta affacciata sul lungomare a pochi minuti da Zlatni Rat e a Bol, questo hotel 4 stelle del Gruppo Bluesun dispone di 306 camere e suite, campi da tennis, un vasto Thalasso Wellness Center con parco acquatico, piscine, sauna e palestra, ristoranti e night club.
Ristorante Mali Raj (Put zlatnog rata, Bol, Brac, tel. 00385 99 4266162; www.maliraj-bol.com). In una romantica location all’ombra di olivi secolari e vigneti, si cena a lume di candela in questo ristorante di cucina tradizionale dalmata costruito in pietra.
Ristorante Ribarska Kucica (A. Starcevica, Bol, Brac, tel. 00385 21 635033). Situato tra Bol e il convento domenicano questo ristorante sul mare ambientato in un ex magazzino dove venivano riposte le reti da pesca, è l’indirizzo giusto per gustare l’aragosta, ma anche il risotto nero della casa e altre specialità.
The Port (Puljizica Kala 2, Pucisce, Brac, tel. 00386 40 480175), affacciato sulla banchina, offre ottimi piatti di cucina dalmata, cocktail e torte, in una cornice suggestiva.
Konoba Kopacina (Donji Humac, Brac, tel. 00385 21 647707; www.konobakopacina.com). Situata nell’entroterra, a 6 km da Skrip, non ha rivali questa konoba nella preparazione dell’agnello, che viene proposto cotto al forno sotto la “peka”oppure alla griglia o lesso, poi ci sono le sue costolette, la trippa e il patè. Ottime anche le zuppe, come quella di lenticchie con il prosciutto affumicato.
Info turistiche
Ente Nazionale Croato per il Turismo
Via G. Leopardi 19, Milano
Tel. 02 86454497
https://it.croatia.hr


